"Perché i bei libri sono come una tazza di cioccolata calda,

inebrianti ed avvolgenti…"

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sabato 26 gennaio 2019

TEMPUS FUGIT


TEMPUS FUGIT



Quante volte abbiamo pronunciato la frase “Vorrei avere più tempo per me“, perché ci sembra di essere strozzati dagli impegni quotidiani? 
Quante volte abbiamo desiderato cambiare la nostra vita, magari trovando un lavoro migliore per poi rinunciare convinti fosse impossibile?
Eppure, secondo Andrea Giuliodori autore di Riconquista il tuo tempo, attuando la giusta routine tutti possiamo ottenere risultati incredibili


Andrea Giuliodori non e certo un nome nuovo per gli appassionati di crescita personale.
Il suo Blog Efficacemente (www.efficacemente.com), attira migliaia di visitatori al giorno, e i suoi corsi contano decine e decine di recensioni entusiaste sul web.
Nel suo ultimo libro Riconquista il tuo tempo Andrea, come lo chiamano informalmente gli iscritti al gruppo di Efficacemente su Facebook, illustra una serie di tecniche e strategie per trovare tempo di qualità da investire nelle attività e nei progetti che amiamo davvero, e che un domani potrebbero garantirci un futuro migliore.
Oltre all’evidente competenza nel settore, acquisita con anni di  studio ed esperienza, la grande forza di questo autore sta in due qualità: la “semplicità nel raccontare“, come la definirebbe Stephen King, e la capacità di trovare empatia con il lettore.
La sua abilità nello spiegare in modo elementare, meccanismi psicologici alla base di atteggiamenti dannosi per la nostra realizzazione personale, come procrastinare, abusare dei Social Network, o lamentarci, ci permette di poterli capire, e quindi, affrontare meglio. 
Inoltre, l’aver sperimentato in prima persona cosa significhi passare da un lavoro routinario ma stabile, a uno molto più rischioso anche se gratificante, gli consente di comprendere efficacemente le difficoltà e i dubbi di chi sta affrontando la stessa scelta, evitando di farlo sembrare giudicante o presuntuoso.
A tutto questo, va aggiunta una visione molto lucida della realtà: non vengono proposte soluzioni miracolose, ma tecniche che possono funzionare solo nella misura in cui siamo disposti ad applicarle con costanza e determinazione.
A differenza di altri, che promettono “massimo risultato con minimo sforzo“, Giuliodori da professionista serio, pone il desiderio di cambiamento e la buona volontà della persona come requisiti essenziali affinché qualcosa cambi davvero. 
Il fulcro di questo testo ben scritto e interessante sta nel mettere in risalto come il tempo della nostra vita sia un dono incommensurabile, sta solo a noi evitare di sprecarlo e trarne il massimo.

Ely




giovedì 27 aprile 2017

HARRY POTTER ALL'ITALIANA

HARRY POTTER ALL'ITALIANA

Sam, appena quindicenne, ha già alle spalle un passato difficile fatto solo di famiglie adottive che non l’hanno voluto, e vagabondaggi in totale solitudine nella squallida periferia milanese.
Questo, fino alla sera in cui la vicina di casa Melania lo salva dall'agguato di due maghi sconosciuti intenzionati a ucciderlo, rivelandogli la sua vera identità...


Il Marchio del Serpente, primo romanzo di Alberto Chieppi, incarna benissimo la differenza esistente tra ispirazione e plagio palese.
Infatti, se da un lato la trama del libro ricorda la serie di Harry Potter (per la presenza di scuole in cui si insegnano le arti magiche o la divisione dei personaggi in gruppi di tre), dall'altro se ne discosta completamente, dando vita a una storia originale, curata nei minimi dettagli.
I protagonisti principali, così come i secondari, sono ben caratterizzati, un ottimo lavoro è stato fatto anche con le descrizioni di luoghi e ambienti, mai troppo prolisse.  
Soprattutto, può essere difficile per un autore alle prime armi sviluppare bene diverse linee narrative parallele, senza confondere o perdere l’attenzione del lettore, invece Chieppi ci riesce, e il risultato è un romanzo che si legge tutto d’un fiato, senza alcun intoppo.  
Vista l’età dei protagonisti, si tratta di una libro molto adatto per un pubblico adolescente, ma che può soddisfare tranquillamente anche le esigenze di un lettore più maturo, amante del Fantasy Classico, alla ricerca di una lettura in grado di coniugare brevità, linearità e spessore. 
Ely

martedì 5 luglio 2016

E NAUFRAGAR M'È DOLCE IN QUESTO FANTASY CLASSICO...



E NAUFRAGAR M’E DOLCE IN QUESTO FANTASY CLASSICO…

La morte dello stregone Jorgoth ha gettato nel panico gli abitanti di Meina. 
A breve, i servi oscuri piomberanno su di loro per impossessarsi di un testo di magia estremamente prezioso, che lo stregone custodiva con particolare cura.
Milgar, giovane assistente del mago, viene  suo malgrado coinvolto in una spedizione per disfarsi del libro, finendo col restare invischiato in qualcosa di molto più grande di lui…


Il Fantasy Classico rappresenta spesso un’arma a doppio taglio per gli autori esordienti: se da una parte rimane un genere evergreen amatissimo dai lettori, dall’altra il rischio di scrivere storie banali è sempre in agguato. 
Per fortuna Raul Bini nel suo Il libro delle Magie Perdute: La Forza della Luce, sa bene ciò che fa.
Infatti, nonostante il romanzo presenti molti elementi classici (l’antieroe, il maestro buono e saggio...) ne contiene anche altri più innovativi, in grado di renderlo una lettura interessante ed avvincente.
La trama si sviluppa dall’inizio alla fine senza intoppi, sostenuta da uno stile fluido, di buon spessore, in grado di evocare immagini vivide senza essere pesante, o peggio, noioso. 
Il finale, forse un po’ agrodolce, resta comunque coerente allo spirito della storia, evitando di propinare al lettore un Happy Ending scontato e poco credibile. 
Un Fantasy con la F maiuscola dunque, a cui non manca nulla e che regala grandi soddisfazioni!!
Ely

lunedì 27 giugno 2016

SERLIN, TRA MITI E MAGIA


SERLIN, TRA MITI E MAGIA

Serlin Consoli Duranti è un diciottenne alle prese con i problemi tipici della sua età: la scuola, il rapporto con la sorella, le prime cotte, in un mondo dove Dei e miti sono di casa.
La scoperta improvvisa di essere diverso dai suoi coetanei, lo porterà a intraprendere un viaggio pericoloso alla ricerca di sé stesso e delle sue vere potenzialità… 

Nonostante l’incipit de La Leggenda di Serlin possa sembrare molto classico, Francesco Lami riesce in un’impresa difficile per un giovane autore esordiente: creare un romanzo per ragazzi particolare ed avvincente.
In alcuni punti la storia strizza l’occhio alla serie di Percy Jackson, (soprattutto per la presenza delle divinità) ma per il resto del tempo procede in modo del tutto autonomo, inoltre l’ambientazione accattivante in bilico tra Grecia Antica e Mondo Moderno finisce con l’incantare il lettore. 
Serlin, protagonista di buon cuore, ispira da subito simpatia, un discorso analogo vale per i suoi amici ben caratterizzati e particolari (Eolo su tutti). 
Anche se in alcuni punti l’autore tende a dilungarsi un po’ troppo, La leggenda di Serlin rimane comunque un romanzo pieno di azione, buoni sentimenti, e divertimento; adattissimo per un pubblico giovane, ma anche per chi, da adulto, cerca un Fantasy di evasione fuori dai soliti schemi. 

Ely



giovedì 26 marzo 2015

LIVE FROM CARTOOMiCS...


LIVE FROM CARTOOMICS


In occasione del Cartoomics di Milano che si è svolto il 13,14,15 Marzo presso il polo fieristico di Rho Fiera, ho avuto il piacere di conoscere e intervistare Lorena Laurenti (Ladri di Anima, 50 sfumature di libri, La serie di Tri e Nero Assoluto), Elena Ticozzi Valerio (PALINDRA: La stirpe di Inanna) e Vittoria Serena Dalton (Unchanged), tutte e tre appartenenti a Selected Selfpublishing.
Ecco dunque la trascrizione dell'intervista, spero vi piaccia!

ECP: Elena cioccolata di parole 
ETV: Elena Ticozzi Valerio 
VSD: Vittoria Serena Dalton
   LL: Lorena Laurenti   


ECP: Buongiorno ragazze, è un piacere incontrarvi.
 Io sono Elena, founder di Cioccolata di parole, vi va di parlarci un po' di voi?
ETV: Certo! Noi siamo l'associazione culturale Selected Self Publishing, in fiera presenti: io che sono Elena Ticozzi Valerio, Lorena Laurenti e Vittoria Serena Dalton.
Il nostro scopo è promuovere persone che si sono auto pubblicate e che hanno creato un prodotto di qualità. 
In sostanza non siamo una casa editrice, gli autori ci mandano il loro lavoro e noi cerchiamo di aiutarli a migliorarlo; suggerendo l'editing dove necessario, o comunque facendoli affiancare da dei professionisti, in modo che il romanzo finito abbia la stessa qualità di quello  prodotto da una casa editrice.
Soprattutto, tentiamo di aiutare scrittori molto giovani che sono ancora un po' inesperti e a volte non sanno come articolare bene le loro idee...
ECP: Questo mi sembra un problema abbastanza comune nel mondo Self...
ETV: Assolutamente, è vero che grazie al Self Publishing oggi è il pubblico a scegliere e quindi c'è una maggiore democrazia, va anche detto però che non ci si può limitare a tirare fuori un libro dal cassetto e buttarlo nell'arena, senza  rileggerlo o preoccuparsi troppo della qualità.
ECP: A proposito di qualità, ho notato che alcuni esordienti provano quasi una forma di imbarazzo o reticenza nel rivolgersi a un editor professionista, come se fossero convinti di dover fare tutto da soli...
ETV: Questa paura non dovrebbe esserci! L'editor è una figura importantissima, che per definirsi tale deve sicuramente avere una grande cultura e proprietà di linguaggio, sfortunatamente oggi molti si fregiano di questo titolo senza  averne davvero le capacità.
ECP: Cosa distingue secondo voi un editor professionista, da uno dilettante?
ETV: Sicuramente l'approccio sul libro, un vero editor cerca di affiancare l'autore senza soverchiarlo, in modo che il risultato finale non sia solo grammaticalmente corretto, ma rispecchi anche il messaggio che chi l'ha scritto vuole trasmettere.
In molti casi editor e scrittore riescono a lavorare in perfetta sinergia, in altri purtroppo si finisce col creare un po' di attrito.
ECP: Spesso è dura riuscire ad accettare delle critiche, anche se fatte con le migliori intenzioni.
ETV: È vero, ma secondo noi in certi casi è necessario che l'autore faccia u  piccolo "passo indietro", rendendosi conto di come tutto sia relativo e migliorabile, e di come le osservazioni di un editor competente non vadano prese come affronti personali, ma come spunti per un miglioramento. 
Va anche detto che a volte c'è il rovescio della medaglia, per cui  un prodotto Self viene etichettato come "scadente" o "improvvisato", quando magari, come nel mio caso, chi lo crea ha fatto due anni di ricerche storiche per documentarsi.
ECP: Mi è capitato di essere contestata perché ho espresso la mia opinione su un libro, senza averlo terminato, secondo voi è un atteggiamento scorretto?
ETV: No, perché comunque un lettore smaliziato (e soprattutto un bravo editor) è in grado di capire nel giro di poche pagine se si trova in presenza di un romanzo con delle pecche (alla fine di perfetto non c'è nessuno), ma comunque con una trama valida, piuttosto che a una accozzaglia di cliché ed errori, sia grammaticali che di sintassi. 
I gusti personali sono sacri, ma bisogna anche saper ammettere quando sono presenti delle lacune oggettive ed evitare di "tapparsi le orecchie" di fronte alle critiche negative, bollandole a priori come sbagliate e crudeli, o scegliendo di ascoltare solo i pareri di amici e conoscenti. 
VSD: Se più lettori fanno rilevare che un determinato aspetto del romanzo non funziona, ci sarà un buon motivo.
Da questo punto di vista i campioni sono molto utili, anche se si tratta solo di un estratto permettono a un potenziale lettore di farsi un'idea dello stile dell'autore e del genere di opera che sta valutando di acquistare.
ECP: Restando in tema di gusti e opinioni, ho sentito delle voci secondo cui a volte accadrebbero delle cose non proprio corrette, come per esempio autori che senza aver letto i reciproci lavori si scambiano su Amazon recensioni entusiaste. Secondo voi succede davvero o sono soltanto dicerie?
LL: All'interno della nostra associazione questo scambio c'è, ma solo se le persone interessate hanno davvero letto il libro dell'altro, però su Facebook mi è capitato di essere contattata da persone che volevano una recensione positiva, senza che avessi letto il loro libro, e io mi sono sempre rifiutata, perché quando parlo bene di un romanzo è la mia reputazione e credibilità che metto in gioco.
VSD: Bisogna anche dire che i blogger hanno una responsabilità non indifferente, in fondo le loro recensioni sono rivolte soprattutto ai lettori e parlare bene di una storia o un autore senza conoscerli è sia scorretto che rischioso.
ECP: Mi capita di pensare che con l'avvento del Self Publishing ci sia stata una forte commercializzazione della letteratura, per cui a volte vengono fatte delle vere e proprie campagne di Marketing a tappeto molto invasive, col solo scopo di vendere, o comunque ricalcare il successo di romanzi che sono diventati celebri...
ETV: Purtroppo è vero! Sarebbe opportuno che chi inizia a scrivere si ricordasse che deve essere prima di tutto e soprattutto un piacere, quindi vivere la propria esperienza con serenità, non trasformandola in una corsa per arrivare, costi quel che costi.
LL: Purtroppo a volte accadono persino episodi di Cyberbullismo nei confronti di esordienti che vengono stroncati su Amazon senza motivo perché magari non accettano di lasciare commenti entusiasti per romanzi che non hanno letto, o le loro opinioni su un certo libro sono più critiche e obiettive di tanti altri...
ETV: In definitiva a mio avviso un bravo scrittore dovrebbe preoccuparsi soltanto di leggere e migliorare, non dovrebbe avere tempo da perdere facendo la guerra o ripicche ad altri. 
ECP: Restando in tema di letture, ho constatato che alcuni autori Self che amano scrivere Fantasy ritengono inutile la lettura dei Grandi Classici (Shakespeare, Dickens, Bronte), perché ormai in un certo senso, superati, pensate sia vero?
ETV: Una cosa che consigliamo sempre è leggere di tutto!
VSD: Ma non soltanto Urban Fantasy, o lavori pubblicati a partire dal 2000, c'è tutta la narrativa da scoprire, e un buon autore è anche un lettore a 360 gradi.
ETV: In fondo se ci pensiamo Dante ha scritto un romanzo Fantasy rimasto immortale, o Shakespeare (che si dice avesse a sua volta origini italiane), è a questi Grandi Maestri che non si dovrebbe mai smettere di guardare, non per diventare come loro, ma per capire che leggere letteratura di qualità è uno strumento fondamentale per imparare il mestiere di scrittore... oltre ovviamente ad aprire  un buon dizionario!
ECP: Un dizionario?
ETV: Certo, un dizionario della lingua italiana o dei sinonimi e dei contrari in cui ci sono decine di sfumature e aggettivi... davvero c'è tutto un mondo da esplorare  se non ci si limita sempre a fare le stesse letture.
ECP:  E infatti ci sono tanti lavori dove la trama è anche buona, ma il vocabolario appunto è povero...
ETV: Sembra un po' il caso, non me ne vogliano gli appassionati, della serie "Il diario del vampiro", apparentemente scritto in fretta e furia e con una scelta lessicale molto terra terra, e infatti è uno dei pochi casi in cui il telefilm è migliore del libro perché i personaggi risultano più approfonditi.
ECP: Nel primo volume Elena è la tipica "Queen bee" americana, ho notato che diverse autrici nostrane tendono a prendere come contesto di riferimento le dinamiche tipiche delle "High School" statunitensi con risultati altalenanti. 
Ma c'è anche chi, come Diletta Brizzi, sceglie ambientazione e protagonisti italiani DOC, giusto? 
VSD: Una cosa che ci ha particolarmente colpito in Peccato d'amore è la cura che Diletta ha messo nel documentarsi sia sull'Angelologia, sia sulle leggende della sua città natale, Pisa.
ECP: Ho amato molto questo racconto pur con qualche difetto, soprattutto perché a differenza di altre sue colleghe Diletta riesce a usare la sessualità senza mai scadere nel volgare, o dare la sensazione che sia un riempitivo.
VSD: Questa finezza di Diletta nel descrivere le scene d'amore è stata messa in risalto anche da nostri collaboratori esterni, tra cui diversi blogger e un editor.
LL: Ci tengo a precisare che tutti i nostri lavori, non soltanto quello di Diletta, sono molto validi soprattutto da un punto di vista stilistico, perché appunto ci avvaliamo della consulenza di persone qualificate. 
Mentre per quanto riguarda la grafica, oltre alle mie copertine ho curato quelle di altri lavori, (come ad esempio: La principessa dalle ali d'argento) dato che per lavoro mi occupo proprio di grafica. 
ECP: Per concludere, se avessi scritto un testo e volessi farvelo valutare, come dovrei fare?
LL: Ci sono diverse opzioni: Se volessi solo un'opinione generica sul tuo lavoro basterebbe mandare un estratto di poche pagine, viceversa se volessi una valutazione completa dovresti prima associarti e successivamente ti faremmo avere  la nostra opinione.
ECP: Bene ragazze, siete state disponibilissime, davvero un grosso grazie!

Ely







lunedì 26 gennaio 2015

PROFONDITA' E AMORE CON "WILDFIRE "



PROFONDITA' E AMORE CON "WILDFIRE"


Emma e Christopher non si conoscono, eppure hanno molte cose in comune.
Entrambi hanno una situazione famigliare disastrosa, poteri di cui farebbero volentieri a meno e una maledizione secolare che lega le loro famiglie da spezzare...

J.Lovely ci regala con Wildfire un esordio particolare e inaspettato.
Inaspettato perché, pur partendo da un contesto tipicamente Young Adult, la storia non ruota tanto intorno alle pene d'amore dei due protagonisti (che comunque non mancano), quanto piuttosto sull'esplorazione dei loro stati d'animo.
Cosa si prova a restare soli al mondo a diciotto anni? O nello scoprire che i propri genitori amano esclusivamente il figlio più dotato?
Rispondendo a queste domande in modo esaustivo e convincente, la Lovely riesce a creare due personaggi particolari e ben caratterizzati.
Lungi dall'essere i classici adolescenti Young Adult stereotipati e senza spessore Emma e Chris, proprio a causa delle loro sofferenze, appaiono molto più reali e credibili.
Una storia ben congegnata (anche se in alcuni punti un po' banale), e uno stile dal taglio ironico e conciso, fanno di Wildfire un romanzo godibile e avvincente, in cui oltre ai soliti batticuori vengono trattati temi più seri come l'amicizia, il senso di abbandono e la solitudine dopo un lutto.
Purtroppo, come tante opere Self, anche questo romanzo avrebbe beneficiato dell'occhio esperto di un correttore di bozze, dato che non mancano alcune sviste. sia nella coniugazione dei verbi che nella formattazione del testo, ma nulla che pregiudichi la lettura o sia paragonabile per gravità a lavori dove la banalità e la cattiva conoscenza dell'italiano regnano sovrani.
Un debutto in grande stile dunque, per un autrice giovane, ma già dotata di un ottimo talento!!


Ely




venerdì 21 novembre 2014

PROMISE, MOLTO LONTANO INCREDIBILMENTE VICINO...


PROMISE, MOLTO LONTANO INCREDIBILMENTE VICINO 


Nella colonizzazione di Promise è andato tutto  nel modo sbagliato.
Giunti sul posto i coloni terrestri non sono stati in grado di far funzionare le apparecchiature che avevano portato con loro, precipitando il nuovo pianeta in un'era pre- tecnologica di tristezza e povertà.
Ma adesso, dopo anni di silenzio, un'astronave giunta dalla Terra potrebbe rappresentare una svolta...

Primo capitolo di una saga composta per ora da tre volumi, Siamo la promessa è  un romanzo davvero bello.
L'inizio abbastanza lento è la parte più difficile da leggere, dopo poche pagine però la storia decolla nel modo migliore, trasportando. il lettore in un mondo lontano anni luce, ma in fondo non così distante dal nostro.
Federico Negri è stato bravissimo, sia nel riuscire a tenere alta l'attenzione spaziando tra generi diversi (dalla fantascienza al giallo passando per il romance), sia nel creare un cast di personaggi azzeccati e convincenti.
Risulta molto facile immedesimarsi in Haria, la protagonista, le sue incertezze, ben strutturate e coerenti, ne fanno un'anti eroina credibile e non  la macchietta stereotipata e nevrotica che si ritrova in altri lavori.
Gli unici difetti di questo libro sono rappresentati da un linguaggio purtroppo non sempre adatto al contesto (sono presenti troppe espressioni gergali) e dalla scelta di interrompere la narrazione in un punto forse poco adatto.
Nulla di tutto questo comunque pregiudica una lettura davvero appassionante e piacevole.
Complimenti a Federico dunque, e tantissimi auguri per la sua carriera!! 

Ely








martedì 4 novembre 2014

EMOZIONI E PASSIONE CON "ETERNAL FLAME "


EMOZIONI E PASSIONE CON "ETERNAL FLAME "


Elettra, una ragazza rimasta orfana, ha poche speranze di riuscire a vendicarsi dei mostri che hanno distrutto la sua famiglia e la sua serenità.
Tuttavia, un salvataggio in un vicolo a tarda sera, forse potrà cambiare le sorti di quest'impresa disperata...

Alla sua prima prova nel mondo Paranormal Romance Martina Salice non delude le aspettative.
Eternal Flame infatti è un romanzo dalla struttura robusta, con il giusto mix tra passione e avventura.
La trama, intrigante sin dall'inizio, spazia attraverso generi diversi (dal paranormal al giallo) e può contare su un cast di personaggi ben caratterizzati e interessanti.
Con uno stile fluido e un vocabolario semplice, anche se forse un po' povero, l'autrice riesce a creare immagini estremamente vivide, alternando momenti di grande tensione ad altri di passione ardente.
Le scene d'amore, gestite con realismo e buon gusto, sono proprio uno dei punti di forza del libro, perché riescono a integrarsi al meglio nella trama arricchendola, senza mai dare l'impressione di essere un riempitivo fine a se stesso.
Particolarmente apprezzabile poi è la padronanza delle coniugazioni verbali, un pregio non comune in un periodo in cui espressioni come "che io potrei" sono tristemente all'ordine del giorno.
Purtroppo però anche Eternal Flame non è immune da qualche difetto.
Anzitutto la tendenza a ribadire troppe volte idee e concetti che dopo poche pagine possono essere dati per scontati.
In secondo luogo, avendo scelto di puntare i riflettori sui personaggi principali, a volte non sono ben chiare le motivazioni che spingono i co-protagonisti a comportasi in un determinato modo.
Nonostante queste imperfezioni, Eternal flame rimane un  ottimo lavoro d'esordio, una lettura imperdibile se amate i brividi di passione e le emozioni forti.

Ely


domenica 14 settembre 2014

CHI BEN COMINCIA ....




CHI BEN COMINCIA ….


Anne è una ragazza giovane, con alle spalle un passato difficile, ma l'incontro con Chris le spalanca le porte di una realtà e di un futuro, di cui non avrebbe mai sospettato l'esistenza…

Manuela Dicati, perugina classe 1979, fa il suo ingresso nel mondo del Self Publishing con il primo capitolo della saga de I custodi della notte .
Nonostante la trama non sia molto originale, uno stile discreto, uno sviluppo solido e un buon vocabolario, fanno di questo romanzo una lettura piacevole e appassionante.
Certo non manca qualche pecca dovuta alla poca esperienza ma la Dicati riesce a trovare da subito il giusto ritmo ed equilibrio tra scene di azione e momenti di passione evitando sia di far annegare il lettore nell'infodump annoiandolo a morte, sia di rimandare troppo  una spiegazione chiara degli avvenimenti, nel tentativo di creare suspence.
Dunque una sufficienza piena per questo lavoro, e tantissimi auguri per una carriera lunga e ricca di soddisfazioni a Manuela.

Ely