"Perché i bei libri sono come una tazza di cioccolata calda,

inebrianti ed avvolgenti…"

giovedì 3 marzo 2016

GOSSIP GIRL, E L'IMPORTANZA DELLA TECNICA.


GOSSIP GIRL, E L'IMPORTANZA DELLA TECNICA

Serena Van der Woodsen ha quattordici anni e una vita perfetta
Bella, ricca, vive in una delle zone più esclusive di Manhattan dove, insieme ai suoi amici, si dedica a feste ed eccessi di tutti i tipi. 
Commette solo un grave errore: andare a letto di nascosto con Nate Archibald, fidanzato della sua migliore amica, Blair Waldorf.
Incapace di affrontare le conseguenze delle sue azioni, Serena si rifugia in un collegio del Connecticut, quando però due anni dopo è costretta a tornare a New York, scopre come, nel suo vecchio mondo, parecchie cose siano cambiate...


A molti questa introduzione potrebbe suonare familiare, infatti dalla serie Gossip Girl di Cecily Von Ziegesar è stato tratto un adattamento televisivo di successo, andato in onda per anni sia in America che qui in Italia. 
Quello che mi ha colpita maggiormente in questo primo volume della saga, come nei successivi, è stata la mancanza di una trama vera e propria.
L'autrice si limita a descrivere  le vite di Serena, Nate, Blair, Dan, Jenny e altri personaggi introdotti in seguito, in un contesto relativamente "normale", ovvero la città di New York. 
Niente avventure fantastiche, niente scene al cardiopalma niente... di niente. 
Una situazione che sarebbe l'apoteosi della noia, se la Von Ziegesar non avesse al suo arco tre frecce fondamentali: un'ottima prosa, una pianificazione meticolosa, e una solida padronanza dello "Show don't tell"
La prosa è asciutta, tendente al minimalismo, senza per questo essere asettica o priva di spessore.
Le parole, come i particolari, sono centellinati sul filo del rasoio, eliminando tutto il superfluo, per dare vita a una narrazione dal ritmo sincopato, capace di catturare l'attenzione di chi legge, senza annoiare mai
Altro punto di forza sono le dinamiche e i rapporti tra i vari protagonisti, costruite in modo accurato e credibile. 
La vera differenza però la fa l'assenza quasi totale di raccontato inutile e ridondante, per concentrarsi esclusivamente sul mostrato.
Quindi non abbiamo pagine e pagine sul disagio emotivo di Blair in seguito al dissesto della sua famiglia, invece la vediamo abbuffarsi per poi correre in bagno a vomitare, senza che la madre alzi nemmeno lo sguardo.
Non sentiamo Serena lamentarsi per essere stata esclusa dal suo vecchio gruppo, ma la troviamo di venerdì sera, in pigiama, fissare malinconicamente il telefono sperando che squilli.
Trattando temi legati soprattutto al mondo adolescenziale; chi sta con chi, lotte di potere tra ragazze, delusioni di cuore, a prima vista Gossip Girl potrebbe sembrare un lavoro banale, perfino un po' vuoto; tuttavia il livello tecnico dell'autrice nell'utilizzo delle parole, gestione dei vari POV e capacità di attirare l'attenzione di chi legge è altissimo. 
Per questo lo considero un romanzo formativo, per tutti gli scrittori esordienti (e non solo), in difficoltà quando devono destreggiarsi tra diversi POV, o evitare di sommergere il lettore con centinaia e centinaia di informazioni inutili.
Cecily Von Ziegesar ci dimostra come, padroneggiando bene le tecniche di base, anche una storia banale possa diventare un romanzo appassionante e meritevole di essere letto. 
Ely