UTENA, UN SOGNO AI CONFINI DELLA REALTA'...
Utena Tenjo, studentessa dell'Accademia
Otori è una ragazza molto particolare.
Nonostante si comporti in modo allegro
e scanzonato, più simile a un maschiaccio che a una ragazza, la sua
infanzia e'stata profondamente segnata dalla morte dei genitori e
dall'incontro con un famigerato "principe" che le ha
restituito la voglia di vivere, e un modello di comportamento nobile
e giusto a cui ispirarsi costantemente.
Anni dopo, superato il trauma la vita di Utena
scorre tranquilla, fino al giorno in cui assiste per caso ai
maltrattamenti che un compagno di scuola riserva alla propria
fidanzata, Anthy Himemya, e senza esitare interviene per difenderla.
Questo gesto, apparentemente semplice,
segnerà il suo ingresso in una realtà al di là di
ogni possibile immaginazione...
La rivoluzione di Utena o Utena la
fillette rivolutionaire e'un anime del 1997, ideato dal gruppo
creativo Be-Papas fondato da Kunihiko Ikuhara, nome di tutto rispetto
nel mondo dell'animazione giapponese per aver diretto sul piccolo
schermo e reso celebri le gesta della "Combattente che veste
alla marinara".
Con un simile presupposto Utena non
poteva che essere un lavoro riuscito, come in effetti e' stato,
inserendosi con prepotenza tra i capolavori di quel genere
"filosofico/drammatico-surrealista" portato alla ribalta qualche anno
prima da Neon Genesis Evangelion.
Ma che cosa rende speciale questa
serie? Prima di tutto le tematiche trattate particolari e controverse
(dalla scelta della propria sessualità agli amori saffici, passando
per incesto e senso di solitudine), secondariamente una storia che
procede a un ritmo costante, avvincendo lentamente lo spettatore fino
a trasportarlo in un mondo senza tempo da cui non ci si vorrebbe mai
staccare.
Il rapporto estremamente complesso tra
Utena, Hunty e Akio riesce da solo a tenere in piedi la storia; a
questo vanno aggiunti dei personaggi secondari particolari, ben
caratterizzati e credibili.
Nonostante gli argomenti toccati siano molto seri, gli autori sono stati bravissimi nel creare un
equilibrio perfetto tra momenti angosciosi e altri di umorismo
totalmente nonsense che chi ha apprezzato Slayers non potrà fare a
meno di amare, riuscendo in questo modo a far passare il messaggio,
senza inquietare o disturbare troppo la sensibilità di chi guarda.
Un ruolo non indifferente viene giocato
dalla colonna sonora ricca e curata, dalle sonorità rock-gotiche (particolarmente evocativo Il pezzo Zettai Unmei Mokushiroku), utilissima per sottolineare momenti
particolarmente ricchi di pathos e adrenalina.
Ciliegina sulla torta di un lavoro già praticamente perfetto: la scelta azzeccatissima dei doppiatori
italiani da Emanuela Paccotto (Un incantesimo dischiuso tra I petali
del tempo), a Patrizio Prata (Sailor moon, Saiyuki, Orphen) fino a
Davide Garbolino (Yu degli Spettri, Pokemon, Piccoli problemi di
cuore), tutti grandi professionisti che con l'espressività delle
loro voci hanno reso immortali nella memoria dei fans le serie in cui
hanno lavorato.
Su La rivoluzione di Utena ci sarebbe ancora tantissimo da dire, ma preferiamo non farlo per
non privare chi non l'ha mai visto della gioia di scoprire poco a
poco uno dei più grandi gioielli dell' animazione nipponica.
Ely
Ely
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